Una Storia di Qualità, Crescita e Visione Internazionale

Fondato nel 1943 da Walter Antonini, il Gruppo Antonini nasce come impresa familiare dedicata alle lavorazioni meccaniche e alle costruzioni industriali, con un forte focus sulla manutenzione di impianti e infrastrutture. Nei primi anni di attività, il nostro impegno era rivolto prevalentemente al supporto tecnico per l’industria locale, specialmente nel settore della meccanica e delle infrastrutture civili.
Un primo passaggio fondamentale avviene con l’acquisizione, nell’anno 1976, della Nuova OMA S.p.A. (Officine Meccaniche Apuane) dalla persona di Walter Antonini. La direzione passerà poi al figlio Claudio Antonini, il quale raddoppierà lo stabilimento con degli investimenti importanti nelle infrastrutture. La posizione strategica, a soli 30 km dal porto di La Spezia, faciliterà lo scambio di merci via mare, dando una spinta significativa alle attività produttive.
Nel ventennio successivo, il Gruppo Antonini inizia a lavorare per ENI nel campo delle costruzioni offshore, fornendo da subito strutture di alta lavorazione e qualità, come jacket, deck, barge, moduli di alloggio, ecc…, arrivando ben presto a costruire le piattaforme per intero; in questo campo acquisisce notevoli competenze e specializzazioni, espandendo i propri servizi alle maggiori Oil company a livello internazionale come – oltre che ENI – Saipem, Fincantieri e OTO Melara.
Nel 1987, la Nuova OMA, inizia ad operare – oltre che a livello impiantistico con la costruzione di package importanti e di apparecchiature a pressione di alta qualità realizzati per le società petrolifere – anche con la società Nuovo Pignone, poi diventata General Electric e oggi Baker Hughes, costruendo scambiatori, reattori e parti di compressori gas.
Dal 1989, la direzione passerà a Lorenzo Antonini – figlio di Claudio Antonini e nipote di Walter – già direttore tecnico di stabilimento. Il ruolo di amministratore delegato è tutt’ora ricoperto da Lorenzo Antonini. Questa nuova generazione di leadership porta con sé un approccio innovativo e una chiara visione di crescita internazionale.

All’inizio degli anni ’90, la società avvia le sue prime attività come EPC contractor e successivamente inizia attività di montaggi onshore e offshore e di manutenzione, sia meccanica che elettrostrumentale.
Inoltre, negli stessi anni, Nuova OMA S.p.A. si afferma ulteriormente anche a livello globale, lavorando con partner come PETROBEL (Egitto), SBM (Monaco), ENI Congo (Congo), INA (Croazia), Green Stream (Libia), ELF (Francia), ecc. Tra i progetti di punta realizzati in questo periodo figurano la costruzione delle piattaforme marine EMMA, Rospo Mare B, Scarabeo 5, e molte altre infrastrutture off-shore.
In linea con la nostra vocazione verso la sostenibilità, dal 2009 abbiamo avviato progetti nel settore delle energie rinnovabili, specializzandoci nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici per applicazioni industriali e civili.
Oltre alle soluzioni fotovoltaiche, nel 2008, abbiamo prodotto un prototipo per generare energia elettrica sfruttando i moti ondosi, un esempio della nostra costante ricerca di tecnologie all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale.
Nel 2015 si forma un gruppo unico tra le 3 società: Nuova OMA, Nuova Olmec e Navalmare. Successivamente, a seguito di una riorganizzazione interna e societaria, il Gruppo si divide in due realtà distinte: Gruppo Antonini Energy e Gruppo Antonini SpA. Gruppo Antonini Energy si occupa della costruzione di apparecchiature, package, montaggi, prefabbricazione e dell’impiantistica, oltre alla manutenzione meccanica ed elettrostrumentale di raffinerie, centrali, impianti a gas e piattaforme petrolifere. Gruppo Antonini SpA, invece, è specializzato nella realizzazione di grandi strutture offshore per il settore Oil & Gas, montaggi elettrostrumentali, carpenteria pesante e nella produzione di superyacht custom con il marchio Antonini Navi.
Gruppo Antonini Energy, con una visione sempre orientata al futuro, non ha mai perso il focus sul creare prodotti di grande qualità, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento nelle aree più vulnerabili del pianeta.